Sostegno alle Micro e Piccole Imprese Artigiane per Investimenti in Ammodernamento Tecnologico e Creazione di Nuove Unità Produttive.

Data scadenza: 15/09/2023

Aiuti per le imprese che necessitano di adeguare i propri impianti produttivi e organizzativi alle moderne tecnologie in termini di efficienza, sviluppo delle applicazioni digitali, sostenibilità energetico-ambientale, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.

Il fondo perduto Massimo è di 250.000 euro. Impresa iscritta nell’Albo delle imprese Artigiane, sede operativa nella Regione Marche. Inclusi i settori della Manifattura, Centri Estetici, settore Edilizia e Costruzioni, Sartorie, Gelaterie, Gastronomie, Pasticcerie ecc… purchè con un laboratorio artigiano.

Spesa minima di 40.000 euro per l’acquisto di Macchinari Tecnologici, Software, Siti E-commerce, Ristrutturare il locale ed ammodernare gli impianti.

Beneficiario
Chi sono i beneficiari dell’agevolazione?

Sono beneficiarie del bando MICRO e PICCOLE imprese (MPI) artigiane in forma singola.

Requisiti dei beneficiari:
– Avere già una unità produttiva e operativa nella Regione Marche;
– iscritte all’Albo delle imprese artigiane;
– essere attive ed avere la sede legale o, almeno, una unità produttiva, già presente sul territorio nazionale, accertata tramite visura del Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (CCIAA) territorialmente competente.

ESCLUSI I SEGUENTI SETTORI:

1. Tabacco: fabbricazione, trasformazione e commercializzazione del tabacco e dei prodotti del tabacco;
2. Pesca e dell’acquacoltura;
3. Agricoltura coltivazione e allevamento: della produzione primaria dei prodotti agricoli di cui all’Allegato I del Trattato;
4. Carboniero relativamente agli aiuti per agevolare la chiusura di miniere di carbone non competitive
5. Trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli
6. connesse all’esportazione verso paesi terzi o Stati membri

Agevolazione
Quali sono le agevolazioni previste?

Contributi a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissiblii.

Dotazione finanziaria complessiva pari a 9.608.850 euro.

Di seguito alcuni esempi dell’intensità di aiuto concessa in base al regime agevolativo prescelto dall’impresa:

– Regime UE 651/2014 (in esenzione)

Intensità di aiuto 20% oppure 35% nei comuni rientranti nelle aree 107.3.c. TFUE

Massimale concedibile € 250.000

– Regime UE 1407/2023 (De Minimis)

Intensità di aiuto 50%

Massimale contributo concedibile € 200.000

Esempio 1: (spesa 100.000 x 50%)= 50.000 fondo perduto
Esempio 2: (spesa 400.000 x 50%)= 200.000 massimale fondo perduto in DeMinimis

Scadenza
Qual’è la scadenza prevista per la presentazione delle domande di contributo?

Domande di agevolazione presentabili dal 26/06/2023 al 15/09/2023.

Interventi ammessi
QUALI SONO I PROGETTI FINANZIABILI?

Sono investimenti ammissibili:

A. progetti di ampliamento e sviluppo aziendale per investimenti di innovazione e ammodernamento degli impianti e dei siti produttivi esistenti, incluse le applicazioni digitali e le nuove soluzioni energeticamente efficienti, sicure e sostenibili;
B. creazione di nuove imprese artigiane

INVESTIMENTO MINIMO: 40.000 EURO

Il costo complessivo ammesso alle agevolazioni per la realizzazione del progetto di cui alla misura A superiore € 40.000,00 (IVA esclusa) per ciascuna impresa partecipante; diversamente, il costo complessivo ammesso alle agevolazioni per la realizzazione del progetto di cui alla misura B non può essere inferiore ad € 20.000,00 (IVA esclusa) per ciascuna impresa partecipante.
Non sono previsti limiti massimi di investimento, fermi restando gli importi massimi delle agevolazioni concedibili

SPESE AGEVOLABILI relative all’acquisto di beni materiali, immateriali e servizi rientranti nelle seguenti categorie:

1) spese per opere edili/murarie e impiantistiche (impianti elettrici, anti-intrusione, idricosanitari, di riscaldamento e climatizzazione, connessioni digitali). Sono ammesse spese di ristrutturazione ordinaria e straordinaria su immobili di proprietà o in locazione pluriennale, ad esclusione del comodato d’uso;
2) spese per macchinari e relativi impianti, hardware, attrezzature, stampanti 3D e plotter da taglio, scanner e laser. Sono comprese le spese relative al trasporto ed installazione dei macchinari;
3) spese per software e immateriali: acquisto o registrazione di brevetti, marchi, modelli, disegni, licenze, know-how, programmi informatici, software gestionali e professionali ed altre applicazioni aziendali digitali;
4) spese di progettazione e di consulenza (ad eccezione delle consulenze per la presentazione e la gestione della domanda di partecipazione) nella misura massima del 20% delle spese di cui ai punti 1), 2), 3);
5) spese generali: in misura forfettaria del 7% delle spese ammissibili di cui ai punti 1), 2) e 3).

Per ogni consulenza deve essere stipulato apposito contratto scritto, nella forma semplice di scrittura privata, nel quale vengano esplicitate le attività poste in essere dal consulente.

ESCLUSE LE SPESE DI:
– oneri per imposte, concessioni, di urbanizzazione, spese bancarie, interessi passivi, e altri oneri meramente finanziari, avviamento e acquisto di licenze autorizzative per lo svolgimento dell’attività;
– spese relative a beni in comodato;
– spese che hanno beneficiato, integralmente o parzialmente, di altri contributi pubblici considerati Aiuti di Stato, inclusi contributi ricevuti in regime De Minimis e/o Temporary Framework;
– spese di ammortamento relative ad attivi materiali ed immateriali che hanno beneficiato di contributi pubblici considerati Aiuti di Stato, incluso il regime De Minimis e/o Temporary Framework;
– spese relative a consulenze per la presentazione e gestione della domanda;
– spese di consulenza amministrativa, contabile e legale;
– spese relative a commesse interne;
– spese regolate attraverso cessione di beni o compensazione di qualsiasi genere tra il beneficiario ed il fornitore;
– spese relative a beni usati e/o acquistati con il sistema della locazione finanziaria;
– spese per il funzionamento e la gestione dell’attività (canoni e locazioni, energia, spese telefoniche, etc.)

ESCLUSI INOLTRE:
– pagamenti effettuati in contanti e/o tramite compensazione di qualsiasi genere tra il beneficiario ed il fornitore (esempio: permuta con altri beni mobili e/o immobili, lavori, forniture, servizi, ecc.);
– spese effettuate e/o fatturate all’impresa beneficiaria dal legale rappresentante, dai soci dell’impresa e da qualunque altro soggetto facente parte degli organi societari e di amministrazione della stessa, ovvero dal coniuge o parenti ed affini entro il terzo grado in linea diretta, o collaterale dei soggetti richiamati;
– spese effettuate e/o fatturate da impresa nella cui compagine sociale siano presenti i soci e i titolari di cariche e qualifiche dell’impresa beneficiaria, ovvero i loro coniugi o parenti ed affini entro il terzo grado in linea diretta, o collaterale dei soggetti richiamati;
– la fatturazione e/o la vendita dei beni oggetto del contributo nonché la fornitura di consulenze alle imprese beneficiarie del contributo da parte di imprese, società o enti con rapporti di controllo o collegamento così come definito ai sensi dell’art. 2359 del c.c. o che abbiano in comune soci, amministratori, o procuratori con poteri di rappresentanza;
– qualsiasi forma di autofatturazione;
– fatture con importo inferiore ad € 100;
– pagamenti effettuati a soggetti sprovvisti di P.IVA;
– spese effettuate in economia o per conto proprio;
– spese non riconducibili all’elenco di cui 1), 2), 3), 4), 5), 6).

PERIODO DI VALIDITA’ DELLE SPESE:
Sono ammesse le spese effettuate dall’ 01.01.2022 (1 gennaio 2022) nel caso in cui l’impresa richiedente abbia optato per il Regime De Minimis, facendo fede la data di fatturazione.

Per gli Aiuti di Stato concessi ai sensi del Regolamento di esenzione, il progetto cofinanziato deve essere avviato successivamente al momento di presentazione della domanda.

Lo Studio Zappanico resta a vostra disposizione per informazioni e chiarimenti.

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