Contributi a fondo perduto 50% per l’artigianato artistico e tradizionale

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Interventi per il sostegno all’artigianato artistico e tradizionale per l’ammodernamento, la ristrutturazione, il ripristino e il mantenimento dei laboratori, il recupero di attrezzature non reperibili sul mercato e l’acquisto di nuovi macchinari.

Scadenza: 15/11/2024.

Beneficiario
A chi è rivolto il bando?

Sono beneficiari dell’agevolazione IMPRESE ARTIGIANE della Regione Marche iscritte nell’apposito Albo ed annotate nella sezione speciale dell’artigianato artistico tipico e tradizionale (DPR 288/2001) che svolgono le attività artistiche.

Agevolazione
Quali sono le agevolazioni previste?

Incentivi sotto forma di contributo in conto capitale pari al 50% fino ad un massimo di:

– € 40.000,00 nel caso in cui venga realizzato l’intervento di cui alla lettera A), unitamente all’intervento di cui alle lettere B) e/o C) ; (sezione spese e investimenti ammissibili)
– € 20.000,00 nel caso in cui vengano realizzati solamente gli interventi di cui alla lettera A);
– € 20.000,00 nel caso in cui vengano realizzati solamente gli interventi di cui alle lettere B) e/o C).

La dotazione finanziaria è di € 600.000,00.

Il costo totale ammissibile del programma di investimento non deve risultare inferiore a € 10.000,00 per ciascun beneficiario e comunque nel limite delle risorse finanziarie disponibili.

Non sono previsti limiti massimi di investimento, fermi restando gli importi massimi delle agevolazioni concedibili.

Scadenza
Quali sono i termini per la presentazione delle domande?

Domande presentabili dal 14 ottobre 2024 al 15 novembre 2024.

Interventi ammessi
Quali sono i progetti finanziabili?

PROGRAMMI DI INVESTIMENTO AMMISSIBILI

A) all’ammodernamento, al ripristino, alla ristrutturazione ed al mantenimento dei laboratori artigiani;
B) al recupero di macchinari ed attrezzature non reperibili sul mercato (ove per “non reperibili” si intendono quei macchinari la cui fabbricazione è antecedente al 1980);
C) all’acquisizione di nuovi macchinari.

SPESE AMMISSIBILI

1) spese per la realizzazione di opere murarie ed accessorie (impianti idrotermosanitari, elettrici, areazione, antincendio, climatizzazione, aspirazione, antifurto e di tutti gli impianti a rete). Sono ammesse spese di manutenzione ordinaria o di ristrutturazione su immobili di proprietà o in locazione pluriennale (almeno 5 anni). Sono esclusi gli immobili in comodato d’uso;
2) spese di progettazione, direzione lavori connesse alle opere edili/murarie fino ad un massimo del 10% delle spese per opere murarie e accessorie alle quali si riferiscono;
3) spese per il recupero di macchinari ed attrezzature non reperibili sul mercato (ove per “non reperibili” si intendono quei macchinari la cui fabbricazione è antecedente al 1980);
4) spese per l’acquisto di macchinari nuovi, hardware, attrezzature.

Le spese ammissibili sono quelle effettuate a partire dal 01/01/2022 (fa fede la data di fatturazione) e fino alla conclusione del previsto programma di investimento.

SPESE ESCLUSE

1. oneri per imposte, concessioni, di urbanizzazione, per spese notarili, spese bancarie, interessi passivi, e altri oneri meramente finanziari, avviamento e acquisto di licenze autorizzative per lo svolgimento dell’attività;
2. spese relative a beni in comodato;
3. spese che hanno beneficiato di contributi pubblici considerati Aiuti di Stato, incluso il regime De Minimis e Temporary Framework;
4. spese di ammortamento relativi ad attivi materiali ed immateriali che hanno beneficiato di contributi pubblici considerati Aiuti di Stato, incluso il regime De Minimis e Temporary Framework;
5. spese relative a consulenze per la gestione del progetto e per la presentazione della domanda;
6. spese relative a commesse interne;
7. spese regolate attraverso cessione di beni o compensazione di qualsiasi genere tra il beneficiario ed il fornitore;
8. spese relative a beni usati e/o acquistati con il sistema della locazione finanziaria;
9. spese per il funzionamento e la gestione dell’attività (canoni e locazioni, energia, spese telefoniche, ecc.).
Non sono ammessi, inoltre:
10. pagamenti effettuati in contanti e/o tramite compensazione di qualsiasi genere tra il beneficiario ed il fornitore (esempio: permuta con altri beni mobili e/o immobili, lavori, forniture, servizi, ecc.);
11. spese effettuate e/o fatturate all’impresa beneficiaria dal legale rappresentante, dai soci dell’impresa e da qualunque altro soggetto facente parte degli organi societari e di amministrazione della stessa, ovvero dal coniuge o parenti ed affini entro il terzo grado in linea diretta, o collaterale dei soggetti richiamati;
12. spese effettuate e/o fatturate da impresa nella cui compagine sociale siano presenti i soci e i titolari di cariche e qualifiche dell’impresa beneficiaria, ovvero i loro coniugi o parenti ed affini entro il terzo grado in linea diretta, o collaterale dei soggetti richiamati;
13. la fatturazione e/o la vendita dei beni oggetto del contributo nonché la fornitura di consulenze alle imprese beneficiarie del contributo da parte di imprese, società o enti con rapporti di controllo o collegamento o che abbiano in
comune soci, amministratori, o procuratori con poteri di rappresentanza;
14. qualsiasi forma di autofatturazione;
15. fatture con importo inferiore ad € 100,00;
16. spese effettuate in economia o per conto proprio.

Lo Studio Zappanico resta a vostra disposizione per informazioni e chiarimenti.

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